RELAZIONI TECNICHE
GHIACCIO
ROCCIA
Ceillac Apuane OREADE
Chambran Apuane Sotto ai cieli di piombo
Fournel Apuane Superforato
Val di Landro Bianco PEIGNE
Valle Aurina Bianco PILER ROUGE
Valnontey Brenta (cima Tosa) DETASSIS
Val Varaita Spigolo del Velo
Le cascate in Valsesia
di Paolo Mainotti
Tofana di Rozes DIMAI
  Torre Trieste CARLESSO
   
   
   
   

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VALLE AURINA - RIVA DI TURES

 
Dall'abitato di Riva di Tures prendere la strada a dx che conduce verso il rifugio Rossi. Al primo parcheggio con un bar sulla sin. vi è un cascata di 45 metri con possibilità di assicurarsi anche dagli alberi soprastanti e con varie possibilità di salita. A dx 85° a sinistra un po' più facile.


Andando ancora un po' avanti fino ad un altro bar ( fine della strada ) da dove parte la teleferica che arriva al rifugio vi sono altre due possibilità di salita. Parcheggiare e prendere la strada, dopo poche centinaia di metri si attraversa il fiume su un ponte di legno a dx.

Seguire la pista di fondo fino ad un ponticello di legno ( circa 15' ), all'inizio del ponte salire fino alla base della cascata che peraltro si intravede dal ponticello.( 10')

50 metri di 80°, poi ancora 30 di 70°, soste sul ghiaccio, inutili dadi e friends.

La cascata prosegue ancora con piccoli risalti per circa 100 metri in un ambiente particolare attraverso il letto del ruscello con belle marmitte.

Uscire sulla sin., tagliare lungo il bosco fino a trovare la pendenza meno ripida.

 12/02/95
 

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VAL DI LANDRO - LANDRO -

Venendo da Dobbiaco poco dopo il cimitero tedesco si trova una cantoniera prima del lago, prendere la pista di fondo verso Dobbiaco e dopo poche centinaia di metri salire verso sinistra in direzione di alcune evidenti colate.

Risalendo il canalone che va verso sinistra si passa dalla base di tre colate.

La prima di circa 35 metri non permette di proseguire ma bella per allenamento.

La seconda presenta un primo salto con 8 metri a 85° poi gli altri più appoggiati, sosta a sin su alberi, (50 m.), il secondo tiro, inizialmente canale, presenta, nella parte finale del tiro alcuni risalti interessanti (sosta su ghiaccio), e ancora una ventina di metri per uscire nel bosco.

La discesa si effettua uscendo a sin nel bosco fino a trovare il pendio meno ripido.

La terza cascata presenta un primo muretto di 70° poi un ripiano e un altro salto di 80à/85° e uscita su un pianoro ( 60 metri). Si scende verso sinistra. 13/02/95




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 VALNONTEY- ACHERONTE 150 metri D+

Da Valnontey per sentiero che costeggia il fiume fino circa a i casolari di Valmaina per circa h. 1.30 con poca neve, altrimenti sono indispensabili gli sci. A destra della evidente cascata PATRI (TD ).

1° Tiro - 75°/80° 45 metri con sosta a sinistra su chiodi. Poi 120 metri nel canale alla fine sosta su chiodi.

2° Tiro - 55°/60° 50 metri sosta su chiodi.

3° Tiro - 65°/70° 50 metri dentro la goulotte che si stringe.

Ancora 10/15 metri per uscire.

23 DICEMBRE 1993 Temperatura intorno allo 0° ghiaccio morbido.

Discesa: Calate in doppia da 50 metri sulle soste.

DIFFICOLTÀ D/D+

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VAL VARAITA -FALCE DI LUNA -

Avvicinamento dalle case prima di Bellino. Tempo impiegato all' attacco h. 1 con circa 100 cm. di neve fresca, temperatura circa -2°.

All ' uscita traversare vero dx per arrivare su un largo canale e da qui si può scendere in paese in circa h. 0.45 oppure traversare ancora fino ad arrivare quasi dotto alla cascata Ciucchinel ( 150 m. D+)

 24 GENNAIO 1994 80 metri AD+
 




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L'ARGENTIERE LA BESSèE (Ceillac) -Y -

Da Argentiere seguire la strada per Gap. In località Mont Dauphine girare per Guillestre e poi per la località Ceillac. Si parcheggia alla partenza dello ski-lift. Le cascate sono di fronte al parcheggio, 10 minuti dal parcheggio.

1° Tiro - salire sulla dx per 10 metri di 80°/85° con due chiodi sulla roccia, poi qualche metro sopra c'è in cordino con campanella e possibilità di calata, ancora 25 metri più facili poi sosta a dx su alberi.

2° Tiro - da qui è possibile continuare diritti sul ramo di sinistra o salire vero dx per 50 con pendenza di 30° sosta su ghiaccio.

3° Tiro - 35 metri di cui 10 di 65°/70° , sosta su alberino.

4° Tiro - 40 metri di 30°

5° Tiro - 15 metri di 80°/85° su ghiaccio esile per le condizioni ma bello in caso di ghiaccio buono, sosta su alberino.

6° Tiro - 50 m. di 30°

7° Tiro - 15 metri di 45°/50°, sosta a dx su di un alberino.

Discesa : scendere su sentiero verso destra e facilmente in 30' si è al parcheggio.

Tempo impiegato ore 1,30'

 26 dicembre 1994 Temperatura 0°- neve 5 cm.
 
 
 

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CHAMBRAN - Seguret Foran -

Da Argentiere seguire la direzione per Volloise, poco dopo l'uscita dal paese prendere una strada sulla destra che porta al termine in località Chambran (circa 7 km da Valloise ).

Parcheggiare al villaggio e seguire la mulattiera, dopo pochi minuti appare visibile sulla destra ( NE) la cascata raggiungibile in 20 minuti dalla macchina.

1° Tiro - 15 metri di 75° poi per 35 metri fino allla base del risalto successivo, è possibile evitare questo tiro salendo sulla destra, sosta su ghiaccio.

2° Tiro - 35 metri a 60°/70°, sosta su ghiaccio su un ripiano.

3° Tiro - 35 metri a 70°/75° con sosta a sin (chiodo su roccia) con possibilità di mettere un friend n°. 3

4° Tiro - 30 metri a 65°/70° con sosta su ghiaccio su un ripiano con un vecchio spit sulla roccia a sinistra.

5° Tiro - 50 metri a 75° fino al ripiano, sosta su ghiaccio.

6° Tiro - 50 metri di 35°/30° fino alla fine della cascata.

 Discesa : salire ancora una ventina di metri sulle rocce fino a trovare tracce di sentiero che verso dx riporta alla base della cascata in 25 minuti.

Tempo impiegato ore 2.30'.-

28 dicembre 1994. Temperatura +2°. Neve assente.

N.B. partire presto per evitare la copiosa doccia !! a causa del sole che che scalda la parete a dx della cascata.
 
 
 

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CHAMBRAN - Cascata di Chambran -

Appena sopra le case del villaggio di Chambran a 5 minuti dal parcheggio verso dx (NO).

1° Tiro - 10 metri a 80° poi 60°/65° per un totale di 50 metri, sosta attrezzata a sinistra.

2° Tiro - 50 metri, i primi 10 di 80°/85° poi il resto di 60°, sosta a dx su albero.

3° Tiro - 50 metri di 60°/70°.

 Discesa: uscire verso sinistra su tracce di sentiero e in 10' si è alla macchina.

Tempo impiegato: 40'.

28 dicembre 1994. Temperatura + 3°. Neve assente.
 
 
 

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FOURNEL - Le Retour des Anciens - Secteur Palais Bleu -

Dal parcheggio risalire la valle quasi fino al termine, poi traversare verso sinistra in direzione del settore Palais Bleu e risalire faticosamente il conoide fino alla base della cascata. Calcolare circa 1 ora e 45 dal parcheggio. In caso di neve abbondante sono necessari gli sci ma non vale la pena per questa cascata.

1° Tiro - 50 metri di 75°/80° su ghiaccio migliore sulla sinistra, sosta su ghiaccio a dx.

2° Tiro - 10 metri a 75° poi 30 metri a 30 °

3° Tiro - 50 metri prima di 30° poi gli ultimi 10 m. di 75°.

Discesa : in doppia sulla via, albero con cordini uscendo sulla dx.

Tempo impiegato ore 2.

29 dicembre 1994. Temperatura 0°/ +2 - Neve 10 cm.
 
 
 

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TORRE TRIESTE -CARLESSO 800 metri ED

 1°-2° Tiro - 55 metri di 4/4+

3° Tiro - quasi sempre bagnato. Strapiombo di A2 verso dx.

4°Tiro - 35m di 5/6/A2 verso dx poi a sin fino sotto un tetto nero. Poi ancora a sin A3/-6°

5°Tiro - 15 metri verso sin poi verticalmente fino ad un cengia.

6°Tiro - 25 metri fino ad un'altra cengia( termine tratto comune con la via Cassin)

7°-13°Tiro - 5/A2/5+/A2 fino alla 1° cengia ( possibilità di uscita verso dx)

14°-17°Tiro -5+/6/A2 fino alla 2° cengia ( ultima possibilità di uscita sempre verso dx)

18°Tiro - traversare verso sin su una stretta cengia (30 metri 4°)

19°Tiro - 20 metri ( 6° ) salire a dx del diedro

20°-21°Tiro - 55 metri (6°/3°) verticalmente e poi a dx

22° Tiro - 30 metri tratto chiave - verticalmente fino ad una specie di chiodo a lama con un piccolo foro (portarsi un po' di filo di ferro nel caso si trovasse rotto) si sale sull'ultimo gradino della staffa fino a riuscire a prendere una fettuccia bianca. Sulla placca si traversa a dx verso la sosta.

23°/24° Tiro - Si sale il diedro e poi una fessura camino. Dopo la sosta 5 m a dx sempre in fessura camino 35 metri di 5+.

25° Tiro - Traversata esposta verso sin su una fessura gialla orizzontale 15 metri di 5/A2.

26°/31°Tiro - inizialmente in diedro, poi verso dx e poi a sin fino alla base della gialla parete terminale 140 metri 5°-3° e 4°.

32°Tiro - traversare 20 metri a sin

33°-36° Tiro - variante Hasse-Blander diretta sul diedro giallo fino alla cima. 110 metri di 4/5/6-.

All'attacco in ore 1.15 alle 6.30. Tempo impiegato ore 11 in 3 persone.

19 GIUGNO 1994

Discesa:

Dalla cima verso sin (ovest). Si scende arrampicando per 50 metri fino ad una piattaforma in cima ad un orrido buco nero. Si scende con diverse doppie dentro i camini.Si arriva poi in parete aperta sopra all'anfiteatro. Una doppia da 40 metri poi doppi con pendolo vero dx circa una 15 di metri. Ancora una doppia fino ad una cengia. Leggermente vero sin (faccia a valle) chiodi di calata sulla cengia e si arriva fino alla base della parete. Si scende per sentiero fino ad un pino mugo. Due calate dentro il camino ( bivacco !!). Scendere nel canale per circa 50 metri poi traversare verso sin (tracce) all'ancoraggio delle ultime 4 doppie che portano al canalone poco sopra la cengia d'attacco.

Ore 4/4 e 30.
 
 
 

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PILASTRO DELLA CIMA TOSA - via Detassis-Graffer 400 metri TD+

Partenza dal Rif. Pedrotti.

Dal rifugio prendere il sentiero che va al rif. Agostini ( n°. 358 ) e già dopo 10 minuti è ben visibile il pilastro ( 40 min. dal rifugio).

Risalire il nevaio fino al punto più alto o il ghiaione tenendosi al centro della parete. Salire una trentina di metri su rocce facili (III) e poi una rampetta ghiaiosa verso dx ( 30 metri).

L' attacco è al centro del pilastro.

1° Tiro - Si sale una fessuretta giallastra ( fettuccia blu che unisce due chiodi) di VI- poi leggermente verso dx . 40 metri sosta con spit.

2° Tiro - leggermente a sin su parete grigia poi verso dx poi ancora a sin fino ad arrivare ad una cengietta. 35 metri di V+ ( sosta con 1 spit).

3° Tiro - si supera a sin uno strapiombo di V+ ( con chiodi ) poi su roccia compatta IV/V fina ad una cengia abbastanza larga. 40 metri.

4° Tiro - da qui si può salire diritti verso un evidente chiodo su roccia gialla e poi traversare qualche metro verso sinistra fino ad un terrazzino ( V- ) oppure dalla cengia verso il canale (sin) e su gradoni arrivare al terrazzino. (IV) 30 metri.

5° Tiro - verso dx fino ad un'altra cengia per 30 metri

6° Tiro - sempre leggermente verso dx per ancora 30 metri ( V+ )

7° Tiro - ancora circa 60 metri fino ad uscire sul ripiano.

Tempo di salita h. 5

13 GIUGNO 1994

Discesa :

salire su roccette in direzione della cima poi traversare verso sin (ometti ) fino ad arrivare alla neve ( 300 m. ) da qui si scende per tracce e numerosi ometti fino ad arrivare sopra il camino della via normale di salita dove vi è un chiodo per la doppia ( 20 metri ) molto consigliata perché sempre bagnato. Si scende sul sentiero che venendo dalla bocca d' Ambiez riporta al rifugio Tosa in 50 minuti.

Tempo di discesa h. 0.50.

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TOFANA DI ROZES - DIMAI

Dal rifugio dibona prendere il sentiero 442 verso il col dei bos, ovest, fino al canale che scende sulla verticale del grande anfiteatro

Salire senza via obbligata la rampa inclinata per circa 300 metri senza punti di sosta obbligati fino alla base dell'anfiteatro, diff. II/III.

Attraversare l'anfiteatro e risalirlo leggermente verso sinistra (ometti) fino a salire su un evidente pilastro alla sinistra dell'anfiteatro, poi ancora a sinistra si arriva ad un secondo più piccolo anfiteatro (100 metri) diff. III.

Scalare verso sinistra, inizialmente su parete poi un camino di IV fino a raggiungere un terrazzo sul filo dello spigolo giallo (100 metri) chiodi alla sosta.

Scendere qualche metro e traversare 40 metri a sinistra fino ad un terrazzo.

Per una serie di canali (100 metri) e camini l'ultimo dei quali con un evidente masso incastrato dal quale si passa sotto e si esce sulla cresta friabile.

Da qui, per circa 300 metri, si arriva sulla cima risalente a fatica su sfasciumi.

Tempo impiegato: ore 8

16 agosto 1991

Discesa : senza neve si può traversare a sinistra senza arrivare sulla cima e riprendere il sentiero che sale dal rifugio Giussani (via normale) in caso contrario è meglio salire alla croce e poi scendere sempre per la via normale. Ore 1.45 per il rifugio Dibona


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ALPI APUANE -MONTE CORCHIA - TORRE OCCIDENTALE DI PIATRETO m. 1150

 Via OREADE di G. Bonucelli e T. Bertolucci - - 200 METRI 6b+

Dopo Levigliani si prende la strada che porta ai torrioni del Corchia, dopo circa 1 km. Si incontra sulla dx la strada che sale dal paese, scendere e parcheggiare sulla sin al primo tornante vicino ad alcune casette ed un ovile. Si prende un sentiero che dal tornante va verso dx. Il sentiero attraversa il bosco in leggera ascesa e finisce verso un primo canale, lo si attraversa e, sempre verso dx si seguono tracce fino ad un secondo canale più grande, (lungo il sentiero si trovano segni bianchi sugli alberi).

Salire su per il canale fino quasi alla fine ed uscire tenendosi verso dx sul paleo, si attraversa un boschetto fino ad arrivare alla base della parete. L'attacco, (spit), si trova sotto la verticale di un diedro netto ed una frana gialla. (1 ora circa).

DESCRIZIONE DELLA VIA:

1° tiro: (25 m.) traversare verso dx (4+) fino ad una placconata con roccia scura. Salire verticalmente per 10 m. su placche con roccia ottima (6b+/6a+).

2° Tiro : (25 m.) Dopo qualche metro sopra la sosta (6a) si va verso sin. Salire su dei terrazzi erbosi (5) sino sotto il diedro fessurato, ben visibile dal basso.

3° Tiro : (30 m:) Salire a sin. della sosta una placca molto lavorata per guadagnare il diedro liscio e strapiombante che presenta una fessura netta e di roccia compatta ma che, specie all'inizio, non offre buoni appigli, la parte superiore il diedro è meno aggettante e più articolato e si esce sulla sin. su di un terrazzo per facili rocce(6a+- A1/-6a- 4°).

Possibile ricalarsi con 2 doppie da 50.

4° Tiro : (30 m.) Traversare verso sin. (5°)

E' possibile calarsi con 2 doppie da 50 e 25 m. con frazionamento ad un albero

5° Tiro : (35 m.) dapprima in ascendente sinistra e poi in traversata sempre a sin. (5°)

6° Tiro : (40 m.) Salire verticalmente (5°) ad una fessura (5+/5), poi verso dx ad un terrazzo(5°). Scalare un'altra fessura (5°/6a) ed uscire verso dx /6a/5a) alla sosta.

7° Tiro : (45 m.) Si sale tendendo verso sin. (4+) e si supera una placca (5+), si va a prendere lo spigolo al centro del pilastro sommitale (5°) tenendosi a sin. di questo si esce in vetta.

Discesa : scendere nel prato sottostante e attraversare una recinzione, scendere ancora verso sin. (2 ometti) . Da qui si entra nella galleria di lizza ( 100 metri ben gradinata e illuminata).si segue la lizza e si può o tornare alla base della parete o scendere per il canale e riprendere il sentiero di andata.

Tutte le soste sono attrezzate con ottimi spit.

14 SETTEMBRE 1995 (ore 3.00)
 
 
 

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cima della madonna - spigolo del velo 400 METRI D+
 
 

Dal rifugio del Velo raggiungibile in ore 1.30 dalla Malga Civertaghe prendere verso la ferrata del Velo (0.30) quando gira verso sin lasciarla e salire lungo lo spigolo per una lunghezza diff. II/III fino ad una sosta su clessidra da attrezzare.

04 AGOSTO 1995
 

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Aiguille du Peigne - Vaucher-Contamine- parete ouest 400 metri TD

 
 

All'attacco in 1 ora da Plain des Aiguilles. Salire il nevaio fino al termine verso sin. Attaccare una dozzina di metri a sin. del couloir.

1° Tiro - Per una serie di fessure salire fino alla evidente cengia. 60 metri di 4+

2° Tiro - Si può salire direttamente la placca con spit (6a/b) oppure traversare tutta la cengia verso sin. E poi salire per circa 40 m. verso sin. su facili gradoni (III/IV)

3° Tiro - Salire leggermente a dx poi verso sin.

4° -5° Tiro - Ancora verso sin con difficoltà di 5°

6° Tiro - A dx di un blocco instabile salire il laminoir (5+) alcuni chiodi ed un nut incastrato

7°/8° Tiro- Ancora 80 metri circa di 4+/5

9°/10° Tiro - strapiombo di 6a, salire ancora diritti

11°/12°/13° Tiro - 90 metri 4+/5 fino alla cima del gendarme.

Tempo impiegato ore 4 03 AGOSTO 1994

Discesa: scendere verso EST (II/III) fino ad una selletta per circa 15 metri, poi per evidenti tracce fino al gendarme di quota 3009, girare sulla sin poi o per la cresta (via normale di salita) o per una serie di canali (II/III) tenendosi alla fine sulla sin fino al nevaio di attacco.

Ore 1-30'
 

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Pilier Rouge de Bblaitiere - Crook-Penning 250 METRI -TD inf.

Da Plan de l'Aiguille prendere il Balcone Nord che porta verso Montenvers, dopo circo 20 minuti si attraversa un corso d'acqua su in piccolo pianoro, continuare ancora per il sentiero per pochi minuti fino a vedere sulla destra, quasi sulla verticale del Pilier, un tenue traccia su una crestina.

Risalire fino ad un pianoro, ometti, con una lingua di neve che porta sulla selletta fra il Pilier Rouge e la cresta che determina sulla sin il glacier de Blaitièr.

Ore 1 e 45' da Plan de l'Aiguille

Si attacca a dx di una evidente scaglia appoggiata alla parete.

1° Tiro - Salire verso sin fino alla sommità della scaglia, poi un po' dritto per fessura e uscire verso dx, sosta su terrazzo su 2 spit. ( 5 )

2° Tiro - Salire 2 metri e traversare verso sin per 10 metri, sosta su spit (II/III)

3° Tiro - Seguire la fessura verso dx per 30 metri (IV+) sosta su chiodi

4° Tiro - Sempre per fessura ancora per 30 metri ( 5 ) fino ad una comoda sosta (chiodi)

5° Tiro - 35 metri di 5 e 6a verso un diedro inclinato da dx verso sin (tratto chiave).Un dado arancione incastrato e uno mio piccolissimo più avanti. Sosta su un solo chiodo l'altro è fuoriuscito e non c'è possibilità di proteggersi.

6° TIRO 20 metri verso dx fino ad un comodo terrazzo (III)

tempo impiegato ore 2.30 AGOSTO 1994 (R. Cocc.)

discesa: prima doppia di 15 metri, poi alter 4 sulla via Majorette Tatcher tenendo la dx dopo la 2a le altre in verticale fino alla cengia a dx dell'attacco.

Note : tranne i due dadi incastrati nessuna protezione lungo la via, portarsi una buona scorta di friend di dimensioni medie!


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forato - via superforato- 200 metri A3

 
 

Partenza dall' albergo Matanna e poi verso il Forte dei Marmi e Foce Petrosciana.

Ritorno attraverso la foce delle Porchette itinerario sicuramente consigliato per le vie al Forato anche all'andata.

1° Tiro - Traverso verso dx , inizialmente delicato, roccia buona (6a?)

2° Tiro - staffe A1-A2 se chiodato meglio possibile anche in libera. Sosta appesi su un clessidrone

3° Tiro - uscita strapiombante di A1 per 15 metri

4° Tiro - tetto di A3 faticoso su vecchi chiodi a pressione rugginosi. uscita delicata dopo un chiodo fuori per 4/5 ( 20 metri)

5° Tiro - verso dx su paleo ( 2°/3°) e poi a sin su una cengetta 10 metri

6° Tiro - diritti per 55 metri su rocce instabili con qualche chiodo di 5 e 4+

7° Tiro - ancora 10 metri facili fino alla cima del pilastro

8° Tiro - due passaggi di A1 per superare una placca poi uscita finale delicata su rocce instabili ( 10 metri).
Si esce sulla cresta sulla ferrata del Forato.

Tempo impiegato ore 5.30
30 MAGGIO 1994

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gabellaccia - sotto ai cieli di piombo - 80 metri 6b (6a obbl.)

 
 

Venendo da Carrara prendere le indicazioni per Campocecina, dopo circa 5 Km dal bivio per Fosdinovo si trova una strada sterrata sulla sin in prossimità del sentiero n° 185 per Cardeto.

Prendere il sentiero a dx contrassegnato sull'angolo di un rudere con i numeri 184-185-46.

Scendere sul sentiero per circa 10' fino alla base della parete.

Il nome della via è scritto sulla parete.
 
 

Discesa : in pochi minuti si ritorna sulla strada e sul sentiero.

28 novembre 1994
 

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