Luogo: Montagna Pistoiese
La Montagna Pistoiese è, per la maggior parte dei toscani, la montagna dello sci. Identificare queste montagne solo con lo sci e con il turismo invernale è a dir poco riduttivo: questo comprensorio è infatti e soprattutto il regno del bosco che qui cresce sano, bello e rigoglioso per via di un clima particolarmente favorevole.
Ci sono poi, sopra i 1.700 m di altitudine, le grandi praterie che corrono quasi ininterrottamente lungo tutto il crinale. E ancora i piccoli laghi di montagna come lo Scaffaiolo, il Nero o il Piatto e le acque impetuose di tanti torrenti primi tra tutti la Lima ed il Sestaione.
Infine molte sono le testimonianze della storica presenza dell’uomo, i borghi, le torri, i ponti in pietra, le antiche strade, le ferriere, le ghiacciaie e tanto altro ancora che l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, primo esperimento di sistema museale territoriale in Italia, si prefigge di far conoscere attraverso itinerari tematici.
Il Libro Aperto si colloca sullo spartiacque appenninico principale ed è un gruppo montuoso costituito da due vette: il Monte Rotondo (1.936 m) ed il Monte Belvedere (1.896 m).
Viste dalla valle del torrente Lima, i versanti delle due cime appaiono dritti e incidenti, con un angolo tale da sembrare un enorme libro aperto: da qui l'etimologia.
Le cime del Monte Libro Aperto segnano il confine tra la Toscana e l'Emilia-Romagna e fungono da spartiacque tra il bacino tirrenico e quello adriatico.
Dalla cima principale si diparte inoltre una seconda cresta che separa le valli dei torrenti Leo e Scoltenna, che, unendosi generano il fiume Panaro. Tale cresta, proseguendo, culmina nel Monte Cimone, massima cima dell'Emilia-Romagna e dell'Appennino settentrionale.
Da Bellagamba saliamo inizialmente verso il Monte Lagoni, situato sulla seconda cresta che verso sinistra culmina nel Monte Cimone.
La percorriamo in direzione opposta, verso destra, fino all’antecima del Monte Rotondo oltre la quale un passaggio con catena ci consentirà di raggiungere la panoramica vetta principale del Libro Aperto. Iniziamo quindi la discesa, sempre su crinale, in direzione dell'Abetone, raggiungendo prima il Monte Belvedere quindi la Foce delle Verginette.
Da qui abbandoniamo lo spartiacque per chiudere il nostro anello ritornando a Bellagamba.
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