Luogo: Pietraporciana
L’escursione promette questo: libertà di sguardo che vaga su valli colme d’incanto, per poi adagiarsi sulla cima di un’antica montagna sacra; “conquista” di un borgo dove l’incontro di culture tanto diverse cerca un’armonia con le pietre e i suoni del silenzio; abbracci di boschi che si raccontano come storie per bambini; e poi la cupa, primitiva e mirabile foresta.
Siamo nel "profondo" sud-est della Toscana, laddove si trovano magnifici e appartati tesori.
Il nostro percorso, ad anello e in gran parte su comoda carrareccia, parte da Villa La Foce, superba struttura risalente al XV secolo, ricca di storia antica e moderna; qui, dalla metà degli anni venti, dopo aver sposato Antonio, ha vissuto Iris Origo, una biografa e storica anglo-americana di fama internazionale, che conobbe anche Virginia Woolf. Magnifico è il parco della Villa, che lo scorso anno è stato giudicato il parco privato più bello d'Italia.
Non meriterebbe una visita?
Raggiungeremo un borgo medievale sulla cima di una collina, Castiglioncello del Trinoro (786 m), ora impeccabilmente restaurato, che in origine si chiamava Castiglione dei ladri, per l'abitudine dei suoi "abitanti" di saccheggiare i tanti viandanti sulla Francigena.
Ci addentreremo infine nella sorprendente Riserva di Pietraporciana, la cui principale caratteristica è la presenza di maestosi e antichissimi faggi cresciuti sul versante settentrionale del Poggio omonimo, a circa 800 metri di altitudine: non c'è passo d'uomo, qui, che disturbi il lento farsi di vere e proprie sculture naturali, ora cupe, ora maestose. Qui conosceremo rarità vegetali e animali ricche di fascino. Intorno a noi la Val d’Orcia, Il Monte Amiata, la Val di Chiana.
Quasi alla fine della nostra passeggiata, potremo trovare un ghiotto ristoro al centro visite della Riserva, immersi nella natura e coccolati dall’amichevole compagnia dei suoi “custodi”.
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