Luogo: Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano
Il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale è situato a circa 1400 m s.l.m. in un territorio molto suggestivo compreso nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano: all’inizio della valle del Fiume Dolo, nel cuore dell’Abetina Reale, importante foresta di abeti bianchi sul confine tra Toscana ed Emilia Romagna, racchiusa nella conca che dal Passo delle Forbici arriva al Passo di Lama Lite, dominata dal massiccio del Monte Prado (2054 m s.l.m). Il Rifugio prende il nome dall’antica segheria costruita alla fine del XVI secolo dal Ducato Estense e rimasta in funzione, con importanti passaggi di proprietà, fino alla fine degli anni sessanta del ‘900.
Frequenti furono le liti sull’Appennino per i pascoli. Durante la dominazione Estense il Duca di Modena doveva intervenire frequentemente per risolvere le questioni. Una volta il duca decise un confine che doveva essere rispettato da tutti i pastori: quello di Lama Lite.
Alla fine di quella tumultuosa seduta il Duca disse: “ È più facile condurre un orso vivo a Modena che mettervi d’accordo”. Queste parole rimasero come un detto popolare per indicare un’impresa lunga e difficile. I pastori, ogni anno, dovevano veramente portare, in dono al Duca un orso vivo che veniva poi custodito nei giardini ducali di Modena, oppure mangiato …
Sabato 12 febbraio 2022:
il punto di partenza della nostra due giorni è il Rifugio Albergo Casone di Profecchia.
Regoliamo le racchette da neve e partiamo percorrendo la strada forestale che sale al Passo delle Forbici da dove scendiamo nella valle del Dolo verso le Case del Dolo.
In questa località esisteva già intorno al 1000 un ospizio per i pellegrini, l’ospitale di S. Leonardo che era annesso ad un oratorio dedicato al Santo.
Oggi in questo luogo sorge il rifugio San Leonardo gestito tutta l’estate nei fine settimana ed in agosto tutti i giorni, affittato in autogestione per il restante periodo dell’anno … l’ospitalità continua dunque tuttora dopo mille anni, seppure in forma e modalità diverse.
Saliamo nuovamente per raggiungere il rifugio che ci accoglierà per la cena e per la notte: il Rifugio Segheria dell’Abetina Reale.
Saremo ospiti della Casa del Custode i cui locali interni sono arredati con cura e nei minimi dettagli per vivere la Natura anche “al chiuso”.
Tempo di percorrenza: circa 4 ore
Dislivello totale in salita: circa 500 m
Dislivello totale in discesa: circa 400 m
Lunghezza percorso: circa 8 km
Impegno fisico: medio
Difficoltà tecnica: media
Domenica 13 febbraio 2022:
partiamo con le ciaspole ai piedi e dal Rifugio Segheria saliamo per la strada forestale fino al Passo di Lama Lite una prateria interamente coperta di neve fra i Monti Prado e Cusna, due bellissime cime dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Nelle vicinanze vi si trova il Rifugio Battisti, situato in splendida posizione alla testata della Val d’Ozola.
Riscendiamo al Rifugio Segheria per la Valle dei Porci.
Già verso la fine del ‘500 l’orso, da sempre oggetto di una caccia spietata al pari del lupo come tutti i grandi predatori delle foreste medievali, si stava estinguendo.
Così l’oggetto del tributo al Duca divenne un “porcho cengiaro”, cioè un cinghiale od in mancanza di questo un “porcho domestico di libbre 300”. I pastori quindi, per ovviare alle difficoltà della caccia e pagare così “l’affitto al Duca”, tra le loro greggi di pecore aggiunsero anche qualche maiale, facendolo pascolare in bosco, vista la grande abbondanza di faggiola (la foresta era allora composta da una fustaia mista di faggio e abete bianco).
Da tutta questa singolare storia deriva il nome di questa vallata .
Risaliamo al Passo delle Forbici per un’altra bella pista forestale e da lì, percorrendo la stessa via dell’andata, scendiamo Casone di Profecchia, tornando al punto di partenza della nostra due giorni.
Tempo di percorrenza: circa 6 ore
Dislivello totale in salita: circa 650 m
Dislivello totale in discesa: circa 750 m
Lunghezza percorso: circa 12 km
Impegno fisico: medio-elevato
Difficoltà tecnica: media
Il programma può subire variazioni in base alle condizioni meteo e della neve.
Le condizioni oggettive che si possono trovare durante le attività invernali in ambiente innevato, dovute alla temperatura,
al vento, la neve, possono rendere le escursioni con le racchette da neve più impegnative.
Per partecipare è quindi indispensabile sapersi adattare ed avere un minimo di allenamento generale.
Si sconsigliano le attività con le ciaspole ai "sedentari".
Le Guide sono tutte in possesso di assicurazione R.C. di legge,
i partecipanti alle varie attività NON sono coperti da assicurazione personale infortuni.
Per visualizzare le escursioni previste in altre date, vedi il programma completo