Luogo: Buti, Monti Pisani
Brutto borgo è Buti: a valle /Tra le rocce grige e ignude /Il Riomagno brontolando /Va di Bientina al palude. /Ma su alto oh come belli / D’ubertà ridono i clivi, /Ma su alto oh come lieti/Ne l’april svarian gli ulivi!... (Faida di Comune, Giosuè Carducci).
In questi pochi versi e nel resto della poesia sono racchiusi la storia e il paesaggio di questa parte della nostra Toscana, fermo restando che Buti non è affatto brutta come la descrive il poeta!
L’antico borgo si trova nel bel mezzo di quelli che erano gli interessi territoriali e commerciali e quindi le lotte fra Pisa e Lucca prima, e fra questa e Firenze poi.
Si situa al centro di un paesaggio multiforme, dominato dai boschi dei Monti Pisani, di cui il castagno ha costituito un’importantissima risorsa alimentare e di artigianato plurisecolare. Si affaccia su quello che era l’antico e più grande della Toscana lago di Bientina, che ha fortemente caratterizzato il sistema economico per quasi mille anni.
È protagonista nella produzione di un pluripremiato olio extravergine, grazie al quale godiamo di uno straordinario e meraviglioso esempio di ingegneria naturalistica, che ha nei terrazzamenti degli oliveti risalenti al XVI secolo uno dei suoi più affascinanti risultati. Ingegneria naturalistica che ha visto nel sistema delle canalizzazioni, delle “cascine”, delle gallerie sotterranee, dei meravigliosi complessi architettonici per la trasformazione delle materie prime e la regimentazione idraulica una realtà unica in tutta la Toscana.
Con un anello, non banale per lunghezza e dislivello, andremo a rintracciare alcuni segni di questa storia pluricentenaria, compreso un più recente, importante luogo di testimonianza legato al secondo conflitto mondiale.
Per visualizzare le escursioni previste in altre date, vedi il programma completo