I luoghi della Resistenza Toscana Lanciotto Ballerini e la battaglia di Valibona

Siamo nell'ANPIL della Calvana, dove il terreno carsico e la fitta vegetazione permetteva di nascondersi e che costituiva il naturale passaggio tra l'Appennino e colline e monti affacciati su Firenze.
Il borgo di Valibona importante crocevia posto su questi monti fu il triste teatro di una delle prime battaglie della resistenza e della successiva reazione nei confronti sia dei partigiani catturati che della popolazione civile.
In questo luogo al comando di Lanciotto Ballerini, insignito poi della medaglia d'oro al valor militare, la formazione partigiana dei Lupi Neri all'alba del 3 gennaio 1944 fu circondata e assalita di sorpresa da 150 uomini.
La battaglia che ne scaturì portò alla morte e alla cattura di molti di loro, ma il coraggio e il sacrificio di quegli stessi uomini permise ad altri di trovare salvezza.
Dopo il cruento evento, soprattutto per la reazione rivolta anche alla popolazione civile il paese è rimasto per molti anni inabitato, ma mai dimenticato.
Nel 2013 grazie all'interesse dei comuni di Calenzano e di Campi Bisenzio oltre che della Provincia di Firenze è stato in questo luogo inaugurato un Memoriale.
Nel fienile del paese troviamo quindi un museo fotografico che ricorda questo episodio oltre ad un percorso didattico sulla resistenza toscana.

Il percorso che seguiamo per raggiungere Valibona inizia dalle pendici della Calvana, a Santa Lucia, risale fino a mezza costa e prosegue immerso nel bosco lungo la valletta del Rio Buti.
Il periodo è propizio per notare, prima della calura estiva, la vegetazione specifica dell'area (istituita come ANPIL, area protetta fin dal 2003), saremo in particolare alla ricerca delle orchidee selvatiche normalmente presenti in numerose varietà lungo il percorso. Raggiunto il paese di Valibona ci fermeremo per ricordare gli eventi del 3 gennaio, per poi tornare sui nostri passi e attraversaere la valletta del Rio Buti caratterizzata dalle sue forre fino a ritornare a Santa Lucia lungo la valle del Bisenzio.