Luogo: Appennino Pistoiese
Una vera boccata di ossigeno! Sia perché finalmente si ricammina in montagna e in gruppo (nel rispetto, comunque, di un sano distanziamento sociale), sia perché questo giro ci permetterà di respirare aria davvero buona, e tanta!
Si parte in prossimità del Passo dell’Abetone (1422 m) e affrontiamo subito una bella salita fino al Rifugio Selletta (1700 m): che effetto vederlo in estate senza neve! Poi, attraverso uno sconfinato vaccinieto, su al Monte Gomito (1890 m). Che meraviglia…, ci voleva…: davanti a noi il Cimone, il Libro Aperto, tutto il crinale della Doganaccia, il Corno alle Scale…
Nei pressi della stazione dell’ovovia si imbocca lo 00 attraversando la rete e ci lasciamo alle spalle le piste alla volta del favoloso Passo della Fariola (1770 m). Davanti abbiamo il Passo di Annibale e l’amplissima Val di Luce con i suoi rifugi. Aggiriamo i Denti della Vecchia percorrendo dei due il sentiero non esposto e arriviamo in breve a un tratto costituito di enormi massi che dovremo affrontare (per soli 5 minuti!) con attenzione e, perché no, a quattro zampe. Accompagnati dal suono dei campanacci delle mucche e da una gran pace, giungiamo al Passo della Vecchia (1785 m), crocevia di sentieri. Seguendo ora il CAI n°519 arriviamo a uno dei punti più belli dell’Appennino Pistoiese: il Lago Piatto (1823 m), di origine glaciale. Se avremo la fortuna di imbatterci in poca gente, godremo del fruscio del vento e dello sciacquio delle acque del lago e soprattutto potremo avvistare una vera perla che caratterizza questo lago: il tritone.
Dopo la pausa pranzo, riprendiamo il nostro cammino alla volta della conca della Val di Luce e del Rif. Le Terrazze (Albergone di Farinati) e poi giù al Rif. Le Rocce.
Giunti in Val di Luce si segue la pista fino ad imboccare il freschissimo Sentiero del Tedesco che, quasi interamente in bosco, ci farà attraversare radure di lamponi e mirtilli, abetine, faggete, tratti di piste da sci (Pulicchio e Zeno), frequenti salite e discese e “fiordi” che disegnano l’orografia del territorio, ponticelli su bacini artificiali, cascatine. Stanchi ma felici e pieni di libertà riconquistata, giungiamo alle auto con il cuore e gli occhi pieni di bellezze naturali.
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