Luogo: Gambassi Terme
A pochi passi da Gambassi Terme si trova, nascosto dalla vegetazione, un luogo speciale e mistico dove Maurizio Becherini si ritirò in eremitaggio agli inizi del 900 e ricreò il suo mondo sacro. Un vero personaggio della Valdelsa e della Valdera la cui memoria si è un po' annebbiata con il tempo ed è stato recentemente valorizzato dalla volontà del comune di Gambassi che nel 2014 ha ripristinato l'itinerario per raggiungere la grotta. Un autentico costruttore di Babele, ricordato anche da Gabriele Mina nei suoi studi.
Oltre a questo luogo particolare toccheremo altre peculiarità del territorio gambassino: i fenomeni geotermici e la via Francigena.
Il percorso inizia dal centro di Gambassi Terme dove il parco pubblico mantiene l'impianto storico ottocentesco del giardino di delizia che circondava le terme. Proseguiamo uscendo dal paese e raggiungendo, seguendo una lunga discesa, il sentiero ripristinato per le Grotte di Maurizio. Raggiungerle è un po' impervio, ma il luogo è fiabesco e sorprendente.
Maurizio Becherini, dopo aver vissuto per un periodo a San Vivaldo, sente l'esigenza dell'eremitaggio e si ritira in fondo alla Forra di un affluente del torrente Casciana. Nel tempo popola il suo mondo di immagini sacre ormai nascoste tra la vegetazione e il luogo diventa meta di visite da parte degli abitanti della zona una sorta di pellegrinaggio che continua tuttoggi molto dopo gli anni della morte dell'eremita avvenuta nel 1932.
Dopo una sosta alle grotte proseguiamo seguendo sentieri nel bosco fino a raggiungere, dopo vari sali-scendi il crinale del poggio. Da qui ci ricolleghiamo alla via Francigena che collega Gambassi a San Gimignano. La percorriamo per un tratto per poi abbandonarla per affrontare un "avventuroso" sentiero nel bosco che dopo aver attraversato alcuni guadi ci conduce al piccolo geyser.
Dalla zona geotermica dobbiamo risalire fino a tornare in città dove termina l'escursione. In caso di maltempo o terreno non praticabile, proseguiamo invece lungo la Francigena tralasciando questa ultima area fino ad arrivare a Gambassi.
Sono indispensabili scarpe da trekking e si consiglia l'uso dei bastoncini, suggerisco un asciugamano per i guadi.
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