Luogo: Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Fiumicello è un grazioso borgo prettamente montano nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, i cui pochi edifici, costruiti tutti con la pietra del posto, donano al luogo una sospesa atmosfera d'isolamento dal mondo. In passato è stato una piccola comunità a prevalente carattere agricolo pastorale. Ospita ancora oggi un vivaio per l'allevamento delle trote e un'azienda di allevamento del bestiame.
Lasciate le auto nell’ampio, si scende per attraversare il Fosso di Cavina, oltrepassato il quale inizia la nostra salita nel bosco: dapprima rimboschimento di conifere, poi castagneto infine faggeta. Si sale inizialmente in modo piacevole senza grossi strappi, con tratti pianeggianti e piccole discese per oltrepassare alcuni fossi che spezzano la salita.
Nel bosco si incontrano alcuni ruderi ormai pericolanti e ricoperti dalla vegetazione, testimoni di un tempo lontano e di una vita che non c’è più. Nell’ultimo pezzo prima di raggiungere il Passo della Braccina la salita si fa più sostenuta, ma la nostra fatica sarà ampiamente ripagata dal bellissimo panorama di cui si può godere dal passo sulle valli di Fiumicello e di Corniolo e sulla dorsale appenninica principale lungo cui si estende il Parco delle Foreste Casentinesi.
Dopo una breve sosta si continua a salire lungo una strada bianca fino a raggiungere il Monte dell’Avòrgnolo.
Da qui si cammina restando più o meno alla stessa quota, sull’ampia mulattiera di crinale che poi si fa sentiero, sempre con una bella vista tutta intorno, tra bosco e pascolate radure, fino al Monte Ritoio.
Inizia ora la discesa fino alla Colla di Pian di Mezzano da dove si imbocca sulla destra una bella strada forestale nella faggeta che poco oltre ritorna sentiero con belli scorci panoramici fino al arrivare a Fiumicello nei pressi del bel mulino Mengozzi.
Fatto di pietre, con il tetto di lastre, è stato abbandonato nel 1963 dopo secoli di attività, poi pazientemente restaurato dai proprietari, i fratelli Mengozzi che nel 1993 lo hanno rimesso in funzione.
Oggi è l'unico esempio di mulino tradizionale con ruota orizzontale in legno a cucchiai, funzionante e visitabile.
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