Il nostro anello si snoda tutto nel Comune di Rosignano Marittimo, su una parte di quella che è conosciuta come Costa degli Etruschi: meta ambita del turismo balneare soprattutto italiano e nordeuropeo, essa ha un fascino ancor più prezioso, poiché ricca di un ambiente multiforme e portatrice di una storia millenaria, rimasta nel suo nome e nelle testimonianze concrete che punteggiano e valorizzano il paesaggio. Siamo all’interno delle Colline o Monti Livornesi, che si estendono su tre Comuni a sud-est della città labronica. Tanto è il loro pregio naturalistico e storico, che meriterebbero un unico, grande Parco, mentre oggi si trovano frazionati in aree naturali diverse per ordinamento giuridico e amministrativo.

Partiremo a poca distanza dal mare presso il Botro del Fortullino, toccando il punto più alto nel Monte Pelato (378 m), dove domina la roccia di serpentino: nata per movimenti tettonici risalenti a centinaia di milioni di anni fa, proprio a causa della sue caratteristiche determina una vegetazione brulla, stupefacente per la sua capacità di adattamento. Da qui godremo di una vista magnifica a 360 gradi, dal mare ai monti. Per sentieri, boschi e strade di campagna, in un ambiente fortunatamente molto ben conservato e ricco in biodiversità, ci imbatteremo in ciò che rimane delle miniere di magnesite, pirite, calcedonio e dolomite, sfruttate all’inizio del secolo scorso. E infine approderemo al litorale in un tratto di costa dalla particolare fisionomia: l’acqua,  penetrando nelle alte insenature rocciose, ha formato dei veri e propri fiordi. Auguriamoci che il tempo ci permetta di godere di questo angolo selvaggio, ora che la stagione balneare è lontana.