La Calvana è una vera e propria catena montuosa che si discosta dal resto dell'Appennino non solo per la direzione generale di questo, ma anche per i materiali litici di cui è composta (in prevalenza rocce calcaree). E' una montagna carsica per eccellenza, con presenza di ben 35 grotte, numerose doline, risorgive ed inghiottitoi. Ne percorreremo un bel tratto, “disegnando” due anelli che assomigliano al segno dell’infinito…

Lasciate le auto alla chiesa di Sofignano (400 m s.l.m.), iniziamo a salire lungo il sentiero Cai n°46 in direzione di Passo della Croce (757 m) al quale si arriva in circa 1 ora e 15’.

Scendiamo ora in direzione delle Croci di Calenzano con vista sul Lago di Bilancino e, superata la fonte freschissima al Fosso del Boscone, arriviamo in 2 ore circa al Rifugio Bruno Gensini (710 m), sempre utilizzabile dagli escursionisti di passaggio e immerso in un bosco al fresco. Si risale faticosamente per 20 minuti fino a una meravigliosa conca prativa, una dolina tipica del carsismo della Calvana (836 m).

Pausa pranzo e relax sul prato. Imboccando poi il Cai n°20 si raggiunge il bellissimo Monte Maggiore (916 m) in 15 minuti. Si cammina tra mandrie di cavalli e mucche allo stato brado, in un ambiente assolutamente inaspettato sui “nostri” monti dietro casa. La vista spazia a 360° regalando panorami favolosi sulla Val di Bisenzio e il Mugello. Si percorre il meraviglioso e solitamente ventoso crinale della Calvana per circa un’ora fino a tornare al Passo della Croce dove chiudiamo il primo anello. Si prosegue ancora su Cai n°20 fino all’Aia Padre (798 m) e possiamo affacciarci oltre il bivio fino al Monte Prataccio (774 m); tornando indietro, scendiamo su Cai n°46A che in un alternarsi continuo di boschetti e prati e gustando le fresche acque della Fonte del Favo, ci riporta a Sofignano in poco meno di 1,5 ore.