Luogo: San Vincenzo (Livorno)
Il percorso è molto agevole e panoramico nella prima parte che, addirittura, si svolge lungo una stradina asfaltata secondaria fino a San Carlo, un paese nato allo scopo di alloggiare i minatori e gli addetti alle cave di calcare della Solvay.
Dal borgo, dove si possono vedere le scuole Solvay, una piccola piazzetta con un monumento ai Caduti, un velodromo e un paio di vecchi carrelli usati per le estrazioni, si prosegue addentrandosi in un bel bosco tra macchia mediterranea, sughere, carbonaie e ciclamini dirigendoci verso Buca del Grillo e Buca del Serpente. Si esce in una bellissima radura con panorama verso il mare su Rocca San Silvestro e Campiglia Marittima.
Dopo la pausa pranzo scendiamo rapidamente e ripidamente tra le orchidee arrivando prima ad una cava di marmo del XV secolo e alla Miniera dei Manienti del XVIII-XIX secolo, poi alla base del sentiero che sale alla bellissima Rocca di San Silvestro. Saliti i pochi metri che ci permetteranno di avvicinarci un po’ alla Rocca (non effettueremo la visita del complesso, per motivi di tempo e di biglietteria/ prenotazioni guide), riscendiamo e riprendiamo il nostro percorso in bosco su comoda sterrata e sentieri fino a tornare a San Carlo. Da qui facciamo un diverso percorso per il rientro, imboccando il sentiero che porta verso la ferrovia di servizio delle cave Solvay lungo la quale vagoni carichi di materiale si muovono lenti e pesanti. Da qui si segue un bellissimo sentiero nel bosco che corre parallelo ad un piacevole ruscello e si arriva ad attraversare il piccolo Fosso delle Pilete e poi il Fosso delle Pozze per ritrovarci di nuovo in campagna. Passiamo velocemente sotto la superstrada e presso il cimitero comunale e siamo in breve alle auto.
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