Luogo: Val di Lima, Monte di Limano
Il paese di Limano è uno degli antichi castelli di confine tra Lucca e Firenze lungo la stretta Valle della Lima. Il paese è adagiato a 500 m di quota sul fianco del Monte Croce verso il quale saliremo, prima lungo la strada forestale, poi per il sentiero Cai.
Le pendici sono profonde e scavate da canaloni con pareti verticali e ripide su cui cresce una vegetazione rupestre (carpino,acero, maggiociondolo, cerro, roverella, leccio, castagno e corniolo).
Dopo circa un'ora di cammino si arriva ad una chiesetta/bivacco costruita dalla Milizia Forestale negli anni '30, la località si chiama Granaia e si trova a 967 m. ed è caratterizzata da una foce situata sul crinale che scende dividendo le due valli della Scesta e della Coccia di Limano.
Da qui si possono ammirare panorami suggestivi dei rilievi circostanti tra cui spiccano ad Nord Est il Balzo Nero e ad Ovest il Monte Mosca.
Si continua a salire verso la cima del Monte Croce, a quota m. 1.200 da dove il panorama è ancora più suggestivo con il M. Rondinaio e le Tre Potenze da una parte, Campolino e Poggio Sentinella dall'altra, in lontananza spunta anche il Corno alle Scale.
Pausa pranzo e partenza per riscendere a Granaia e da lì raggiungere in breve tempo la base di una parete verticale a quota m. 800 chiamata “Balzo delle Cialde” detta anche “Sacra parete dei mille colori” poiché presenta una serie di iscrizioni e disegni incisi sulla roccia.
Questo luogo sacro fin dall'antichità è caratterizzato da una parete di roccia di vari colori , dal rosato al biaco al verde, con tantissime incisioni rupestri, alcune molto antiche ed alcune relativamente recenti ( un intrico di segni tra cui alcuni cerchi contenenti coppelle).Le incisioni più antiche dovrebbero risalire ad un periodo che va dal IV secolo a.C. e l’avvento del Cristianesimo.
In occasione dell’equinozio di primavera, la parete è illuminata dal sole che tramonta alle spalle delle Alpi Apuane, creando un suggestivo effetto visivo, a causa dei molteplici colori della parete rocciosa. Forse questo fenomeno fu decisivo per fare di essa un sito sacro.
Si rientra poi a Granaia per riscendere sullo stesso sentiero dell'andata a Limano, dove una fonte di acqua fresca ci attende nella piazzetta del paese.
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