Luogo: Compitese, Capannori, Lucca
Che differenza c’è fra il tè verde e quello nero? E gli oolong?
Perché il consumo di tè in Europa nel 1600 diventa esplosivo? Cosa c’entra la gelata del 1985 con la prima piantagione di tè in Italia? E la camelia con il tè?!
No no, non siete finiti su un sito di cucina o di piante officinali, ma la giornata che ci aspetta oggi si immerge letteralmente nella prima coltivazione di questa pianta - preziosa come l’oro - che sia mai esistita dalle nostri parti. E la sua incredibile storia ha a che fare con il viaggio, con la terra e la sua composizione, con il clima, con il tempo lungo delle conquiste passo per passo: insomma, tutto ciò che caratterizza anche il camminare.
Ma facciamo un passo indietro.
Il Monte Pisano, quasi un’isola tra la piana di Lucca e quella di Pisa, con altezze che sfiorano i 1000 metri, ha nel versante nord un ambiente fresco e ricco di acque sorgive e curative.
Su questo versante si affaccia il Borgo delle Camelie, formato dai due piccoli paesi di Pieve e Sant’Andrea di Compito, e divenuto famosissimo per la pianta da cui prende il nome, che ha cominciato ad arrivare qui nel XIX secolo.
Fu Angelo Borrini, medico oculista del duca Carlo Lodovico di Borbone, che viaggiando nel nord Europa si appassionò a questa pianta, così da coltivare e selezionare le camelie nella dimora che la sua famiglia possedeva a Compito. Un suo discendente, animato dalla stessa passione dell’antenato, ha creato una collezione permanente di camelie con oltre 850 varietà antiche e, soprattutto, la prima piantagione di tè in Italia.
Oggi, una settimana prima del Festival delle Camelie che anima da molti anni nel mese di marzo (e non solo!) i due borghi, conosceremo Guido Cattolica e il suo tesoro, e ci faremo raccontare la sua incredibile avventura.
La giornata proseguirà poi con un’escursione che ci farà attraversare la tipica vegetazione del Monte Pisano su questo versante, per arrivare ad una magnifica terrazza panoramica dove faremo il pranzo, e che si caratterizza per strutture storiche che raccontano la vita di chi qui ha vissuto.
Per chi era presente alla giornata dello scorso ottobre: il programma e l’escursione sono del tutto diversi.
Escursione adatta ai ragazzi dai 10 anni di età.
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