Luogo: ANPIL Poggio Ripaghera
Questo itinerario si snoda quasi interamente all’interno dell’ANPIL (Area Naturale Protetta di Interesse Locale) Poggio Ripaghera, Santa Brigida e Valle dell’Inferno, area di elevato interesse naturalistico, per il Cisto laurino o Fiore della Madonna presente solo qui in Italia, architettonico, per i ruderi della Torre del medievale castello di Monterotondo e per il quattrocentesco Santuario della Madonna del Sasso, storico, in quanto questi territori costituirono uno degli epicentri della Resistenza in Toscana ed infine culturale, per le burraie che rappresentano un’importante testimonianza dell’antica civiltà contadina esistente nella zona.
La nostra escursione ad anello parte da Santa Brigida. Questa frazione dista dal Comune di Pontassieve, di cui essa fa parte, circa nove chilometri. In questa graziosa località si trova una bellissima chiesa dedicata alla santa da cui il paese ha preso il nome. Santa Brigida proveniva dall'Irlanda e giunse in questi luoghi per rivedere il fratello Andrea, Arcidiacono del Vescovo di Fiesole…
Partendo dal paese risaliamo il Fosso del Risaia e parte della Valle dell’Inferno fino al panoramico crinale che separa la valle di Santa Brigida, Doccia e Molin del Piano da quella di Galiga e Acone. Continuiamo quindi in direzione Monte Rotondo con la sua diroccata e affascinante torre medioevale, aggiriamo Poggio Abetina per poi scendere sul suggestivo Santuario della Madonna del Sasso. Qui nel 1945, in seguito ad un’accesa discussione, vennero uccisi un maresciallo dei carabinieri, il figlio ed un militante comunista, fatti che ispirarono poi il romanzo di Carlo Cassola “La ragazza di Bube”. Per ritornare a Santa Brigida percorriamo la vecchia “via del sasso”, antico selciato che dal paese conduceva al luogo di culto.
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