La Toscana, la nostra bellissima Toscana, in qualsiasi punto di questa stupenda regione noi ci troviamo rimaniamo incantati da tanta bellezza, sia il mare, sia la montagna, sia la pianura, qualsiasi angolo ci regala sensazioni di grande meraviglia.
Ed è proprio nella provincia della città di Arezzo ,ai piedi della foresta del Parco Nazionale, che si trova la vallata dolcissima e aspra insieme del Casentino.
Da millenni l'uomo vi dimora con grandissimo rispetto quasi con complicità come amanti, l'uno a protezione dell'altro.
In questo scrigno conservato fra la corona di colline e le montagne che lo circondano, il Pratomagno da una parte, l'Appennino da l'altra, La Verna austera sentinella sullo sfondo e il pacifico Camaldoli un po' nascosto, vi sono gioielli architettonici di grande valore, una di queste perle è Stia nota sin dal medioevo in tutte le parti del mondo fino ad allora conosciute per la sua famosa e pregiata lana che serviva per confezionare capi di alta sartoria per i nobili del tempo.
Questa lana veniva prodotta da pecore selezionate e anche grazie al pascolo eccellente del Casentino e Pratomagno riuscivano a ottenere questo pregiatissimo prodotto, poi esperti maestri filatori e tessitori producevano capi molto ricercati e tuttora sono vanto di questa zona.
Stia non è solo lana ma un bellissimo paese medievale che, più di altri luoghi, percorrendo le sue vie e attraversando le sue piazze, ci fa capire come vivevano una volta i nostri avi.
Il nostro trek parte da qui.
La strada inizia subito a salire in direzione del castello di Porciano.
Continuiamo sul sentiero in salita in mezzo ai pascoli di pecore fino a raggiungere un tratto dove si può godere di una delle vedute più suggestive di tutto il Casentino sui castelli di Poppi, Romena e naturalmente Porciano.
Il sentiero è in costante salita, avvolte anche ripida in particolare nella parte finale, e arriva dopo aver percorso 6,5 chilometri in prossimità di Pratalone.
Da questo punto il percorso scende tranquillamente fino a raggiungere la strada forestale a Montalto.
Imbocchiamo la forestale a destra,in questo punto coincide con il sentiero che ci condurra poco dopo alla Maestà di Montalto.
Da qui il sentiero abbandona la strada e entra nel bosco voltando a sinistra. Il sentiero scende regolare fino a raggiungere, dopo meno di tre chilometri, la parte alta di Papiano .
Il percorso attraversa le vari frazioni del paese passando per la chiesa di Santa Cristina e davanti al bar trattoria del paese.
Giunti alla strada provinciale svoltiamo a destra percorrendola fino ad arrivare a Stia.
Questo tratto purtroppo non è molto bello da farsi a piedi poiché, se pure poco trafficata, la strada è percorsa dalle auto a forte velocità. Per fortuna il tratto è breve, in tutto circa seicento metri.
Giunti a Stia possiamo visitare il paese e se il tempo lo permette il famoso museo della lana. Al ritorno,lungo la strada, doverosa fermata alla Consuma a mangiare la famosa schiacciata.
Le iscrizioni devono essere fatte entro il 29 ottobre 2021
dopo questa data è necessario contattare la guida
per avere la conferma
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i partecipanti alle varie attività NON sono coperti da assicurazione personale infortuni.