Luogo: Garfagnana - San Pellegrino in Alpe
“Fra i molti fior che vanta l’Appennino
il più bello sei tu, San Pellegrino:
già sporgi sugli abissi e fra i sussurri
dei faggi, verso i cieli t’inazzurri.”
Così recita una poesia di Umberto Monti … San Pellegrino in Alpe è il borgo più alto di tutto l’Appennino centro-settentrionale (1524 m), ed è posto a presidio di una via storica che, fin dal Medioevo, collegava la Pianura Padana con la Toscana.
Vi sorgono poche abitazioni, la chiesa e l’hospitale dedicato al Santo da cui prende il nome, luogo che per secoli ha accolto malati e poveri, viandanti e pellegrini, dove oggi ha sede il Museo Etnografico Provinciale “Don Luigi Pellegrini”, a ricordo della vita di tutti i giorni delle popolazioni di queste montagne. Aggrappato ai contrafforti appenninici del versante toscano, domina dall’alto la Garfagnana, davanti a se le maestose Alpi Apuane …
Calzate le racchette da neve, da San Pellegrino in Alpe prendiamo la bella mulattiera che sale nella faggeta verso l’Alpe di San Pellegrino. Usciti dal bosco il panorama si fa ampio: il bianco crinale appenninico e le maestose Apuane ci appaiono in tutto il loro splendore. Raggiungiamo la località chiamata il “Giro del Diavolo”.
Una singolare leggenda ci spiega che il posto si chiama così perché lì il Diavolo in persona, sempre in combutta con il povero eremita Pellegrino che poi divenne Santo, gli rifilò un bel ceffone facendolo girare tre volte su se stesso e cascare poi a terra tramortito … ma non finì così … il finale ve lo racconto sul luogo!
A seconda delle condizioni meteo e della neve percorriamo ora un tratto del sentiero di crinale o della strada forestale che corre parallela ad esso poco più in basso in direzione della Bassa del Saltello, per poi abbandonarlo e scendere verso il bellissimo Rifugio Burigone dove una sosta è d’obbligo! Dal rifugio quindi per altra panoramica strada forestale torniamo a San Pellegrino in Alpe, chiudendo il nostro anello.
Il programma può subire variazioni in base alle condizioni meteo e della neve.
IN CASO DI ASSENZA DI NEVE, L'ESCURSIONE VERRA' FATTA COMUNQUE, SENZA CIASPOLE.
Le condizioni invernali, per le situazioni oggettive che si possono trovare, la temperatura,
il vento, la neve o la scarsa visibilità, possono rendere le escursioni più impegnative.
Per partecipare è quindi indispensabile sapersi adattare ed avere un minimo di allenamento generale.
Si sconsigliano le attività con le ciaspole ai "sedentari".
N.B. abbiamo a disposizione le racchette da neve che vengono noleggiate al costo di 6,00 euro.
Per favore indicate nelle note se avete bisogno delle ciaspole e per quante persone.
Sono indispensabili i bastoncini telescopici da trekking con i dischi da neve in fondo o in alternativa i bastoncini da sci che generalmente non vengono noleggiati, noi ne abbiamo alcune paia a disposizione, se non li avete, da darvi insieme alle ciaspole.
Le calzature idonee all'uso delle ciaspole sono scarpe da escursionismo impermeabili ed alte alla caviglia (NO doposci).
Se non avete pantaloni da neve che in genere ce le hanno incorporate all'interno, sono consigliate le ghette che impediscono alla neve di entrarvi tra pantalone e calzatura.
Per visualizzare le escursioni previste in altre date, vedi il programma completo