Luogo: Bagno a Ripoli
Pianeggiante per un terzo, collinare per due, territorio disegnato nel corso dei secoli dall’opera umana, con un particolare microclima in grado di addolcire prima e meglio i frutti della terra, Bagno a Ripoli, il cui nome si riferisce alla presenza in epoca romana e forse già etrusca di bagni a disposizione dei viandanti, stupisce per la quantità di opere architettoniche antiche e belle e per la “commovente campagna” che le incornicia.
In età romana sorse qui uno dei più popolati pagi rurali del suburbio di Florentia, che nel II sec. venne a trovarsi lungo il tracciato della Cassia Nova voluta dall’imperatore Adriano.
Camminando tra paesaggi di grande interesse naturalistico da una parte, e architetture di mille anni fa dall’altra, andremo poi a ricercar le tracce di quell’epoca, che definire buia, è farle un gran torto: periodo di fioritura di strade tutte intorno a Firenze, grazie all’esplosione demografica e al popolamento del contado da parte di piccoli proprietari terrieri, che si riunivano sovente in villaggi e avevano come punto di riferimento le chiese e pievi, di cui spesso erano anche gli artefici.
Una storia del tutto dimenticata ed anzi disattesa, sepolta tra l’altro da secoli di pratica mezzadrile. Ci imbatteremo in importantissime testimonianze: per dire due delle più importanti, la Pieve di Ripoli e di Villamagna.
E che dire delle case torri in alberese? Davvero siamo sicuri di come e perché nacquero? Torre a Rignalla, Le Nutrici, Terigi, Tizzano… E poi, ancora si trovano vie di collegamento con resti dell’antica lastricatura.
Il paesaggio urbano dell’antico contado si stratifica delle diverse epoche: noi proveremo a ricostruirlo con la nostra immaginazione e quel che è arrivato fino a noi.
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