Luogo: Uccellatoio, Vaglia
Non era vinto ancora Montemalo
dal vostro Uccellatoio…
(Dante Alighieri Paradiso, XV canto, vv 109 – 110)
L’Uccellatoio come Monte Mario a Roma: da lì viandanti e pellegrini che arrivavano dal Mugello, avevano la prima visione dall’alto di Firenze, splendida in mezzo ai suoi verdi piani.
Una camminata fra i 300 e i 500 metri di altitudine, tra aree di campagna su strade storiche più e meno importanti, e boschi freschi di querce, cipressi, pini, castagni.
Punto più alto l’Uccellatoio, da cui si può osservare il versante nord-orientale delle cime di Monte Morello; si cammina su un tratto dell'antico tracciato della via Bolognese (o della Futa), che dal medioevo fin quasi ai nostri giorni era la strada più diretta e frequentata tra Firenze e Bologna. Guardando il Castello di Castiglione, attraversando tre rami del Terzolle e con vista sulla sua vallata, tra campi di olivi, si arriva alla bellissima pieve di Sant'Andrea a Cercina, esempio di chiesa romanica costruita sul modello della cattedrale di Santa Reparata di Firenze. Se non potremo vederla internamente perché chiusa, racconteremo tuttavia, anche grazie agli affreschi rimasti nel portico, la “storia” di quella statua lignea della Madonna col Bambino che tiene un rondinino, e del mulo che la trasportava.
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