Un'escursione di montagna sulle Colline Metallifere! Ma quanto sono grandi poi queste Colline?! Sono comprese in 19 Comuni, quattro ex-province e circondate da un mare e tre fra i fiumi più grandi e selvaggi della Toscana. Un po' troppo? Bene, allora limitiamoci a quelle dell'area grossetana, che da sole costituiscono il Parco omonimo e in cui rientrano le cime più alte. Noi oggi arriveremo sulla seconda delle tre che superano i mille metri: il poggio di Montieri, che con i suoi 1050 metri di altitudine, si staglia sul territorio insieme alle Cornate e a Ritrovoli (rispettivamente 1060 e 1014 metri slm).

 

Partiremo, e vi faremo ritorno per altra via, dal borgo di Montieri, che porta nel suo nome un destino minerario - "Mons aeris", "monte di rame" - durato secoli e tramandato di padre in figlio, ma che ora, con le sue 1200 anime (6 volte tanto erano solo un secolo fa), testimonia l'abbandono di una cultura industriale che ha profondamente modificato la vita dei territori e delle persone.

Il paesaggio è aspro, caratterizzato da boschi di varia natura a seconda delle altitudini ed esposizioni, da piccoli austeri borghi in gran parte medievali arroccati sulle cime dei colli, e in parte addolcito da campi coltivati, vigne e uliveti.

Ci imbatteremo in testimonianze di archeologia industriale legata all'attività estrattiva; potremo trovare i cosiddetti diamanti e il marmo rosso di Montieri; attraverseremo ambienti naturali diversi fra loro, fra i quali un meraviglioso lago, considerato un biotopo naturale di importanza regionale e comunitaria, e boschi di castagno, abeti e faggio. E, last but not least, incontreremo un sito archeologico, con i resti della Canonica di San Niccolò, una misteriosa chiesa a sei absidi, che custodisce la fiaba del Cavaliere di Montieri e delle angeliche entità femminili: un mito che si perde nelle profondità delle nostre origini più remote.