Luogo: Berignone, Castello dei Vescovi
Due i principali protagonisti del percorso che oggi faremo: il multiforme fiume Cecina e la silenziosa Rocca del Castello de Vescovi.
In altri momenti abbiamo attraversato e ci siamo immersi nelle acque di questo fiume “volubile”, a carattere torrentizio, con una grande varietà morfologica, dalla più aspra alla più placida, dalle più cupe e forti rocce ofiolitiche, ai substrati che caratterizzano le dolci colline, con una vegetazione ripariale ricca di pioppi, olmi, frassini, aceri, carpini, ontani e salici.
Nella sua alta e media valle conserva la sua purezza con acque salubri e cristalline, incoronato da un paesaggio di rara bellezza, che trova nella Riserva di Berignone uno dei suoi tratti più affascinanti.
Nel nostro percorso ad anello toccheremo quel Masso degli Specchi e Masso delle Fanciulle, che finalmente, in una stagione meno estroversa di quella estiva e chiassosa, e più ricca di colori, distenderanno le loro storie fatte di un tempo dedito al lavoro che sapeva far fiorire vicende epiche e leggendarie.
Conquisteremo alla fine della più impegnativa salita, i ruderi di quel Castello costruito ben prima dell'anno Mille, poi distrutto e ancora più volte tirato su, per il quale si può soltanto immaginare quale potesse essere la vita intorno, essendo dotato di un vero e proprio borgo, con uno spedale e addirittura una zecca per coniare monete d'argento.
Oggi rimane, anzi meglio, si rinnova una bellezza del tutto diversa, quella che, smessi i panni del conflitto militare tra il Comune e il Vecovo di Volterra, si fa abbracciare dal selvaggio paesaggio intorno, divenuto finalmente il vero protagonista insieme agli ambienti e gli esseri viventi che lo abitano.
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