Luogo: Berignone, Castello dei Vescovi
Oggi ci apprestiamo ad un avvincente percorso nell'amata Foresta di Berignone, dove saranno protagonisti il multiforme fiume Cecina, la silenziosa Rocca del Castello de Vescovi, antichi poderi che "parlano" etrusco e, ovviamente, i magnifici boschi di questa riserva.
Nella sua alta e media valle, il Cecina conserva la sua purezza con acque salubri e cristalline, incoronato da un paesaggio di rara bellezza, che trova nella Riserva di Berignone uno dei suoi tratti più affascinanti.
Il nostro percorso ad anello arriverà al Masso degli Specchi e Masso delle Fanciulle, tanto frequentati in estate per godere di bagni rinfrescanti: ora, in una stagione meno estroversa, distenderanno le loro storie fatte di un tempo dedito al lavoro che sapeva far fiorire vicende epiche e leggendarie.
Attraverseremo poi colline dove rimangono le affascinanti mura di poderi un tempo protagonisti di storie partigiane, e che, millenni orsono, erano custodi di tesori etruschi arrivati miracolosamente fino a noi.
Conquisteremo i ruderi di quel Castello oggi conosciuto anche come la Torraccia, costruito ben prima dell'anno Mille, poi distrutto e ancora più volte tirato su, per il quale si può soltanto immaginare quale potesse essere la vita intorno, essendo dotato di un vero e proprio borgo, con uno spedale e addirittura una zecca per coniare monete d'argento.
Oggi rimane, anzi meglio, si rinnova una bellezza del tutto diversa, quella che, smessi i panni del conflitto militare tra il Comune e il Vecovo di Volterra, si fa abbracciare dal selvaggio paesaggio intorno, divenuto finalmente il vero protagonista insieme agli ambienti e gli esseri viventi che lo abitano.
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