Oggi ci dedicheremo ad un'esplorazione prima della parte a nord di Bolgheri, quella però che più si allontana dalla piana del mare per salire ai colli boscati di una delle aree naturali del territorio, ovvero la Macchia della Magona. Si tratta di un'area, circa 1600 ettari, che in passato ha rifornito di legna da ardere la reale Magona granducale, per la fusione del ferro proveniente dall'Isola d'Elba. A proposito: dove si trova questa storica "officina"?

Attualmente, nella sua ricca vegetazione tipicamente mediterranea, si inseriscono una miriade di sentieri ora ombrati dalle belle leccete, ora aperti e affacciati sul mare. E il bosco oggi custodisce e in parte nasconde come beni preziosi quelle strutture del passato che all'improvviso si mostreranno ai nostri sensi.

Rientrati all’antico Castrum Bulgari, ovvero Bolgheri, che conserva poco nelle sue strutture dell’impianto medievale, a causa di passati saccheggi, incendi e abbandoni, dopo aver visitato alcune particolarità storiche, faremo tappa a quel mare selvaggio, che ci farà scoprire anche il perché del nome che ho scelto di dare a questa giornata di oggi.

 

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